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La Torre di Guardia 15 febbraio 2008
COSA SIGNIFICA PER VOI LA PRESENZA DI CRISTO
paragrafi: 1,2,3,4,5,6,7 /.........
8/ Quando i farisei lo interrogarono circa il tempo in cui sarebbe venuto il Regno, Gesù rispose che dal loro punto di vista esso non sarebbe venuto “in maniera appariscente”. (Luca 17:20,21) I non credenti non avrebbero capito. Del resto, come avrebbero potuto? Non riconoscevano nemmeno Gesù quale loro futuro Re. Ma allora chi avrebbe riconosciuto il segno della presenza di Cristo e ne avrebbe anche compreso il significato?
9/ Proseguendo, Gesù disse che i suoi discepoli avrebbero visto il segno con la stessa chiarezza con cui potevano vedere un “lampo [che], col suo fulgore, risplende da una parte all'altra sotto il cielo”. (Leggi Luca 17:24-29). Fatto interessante, Matteo 24:23-27 mette in diretta relazione lo stesso punto con il segno della presenza di Cristo.
La generazione che vede il segno
10/ In passato questa rivista ha spiegato che nel I secolo l'espressione “questa generazione” che ricorre in Matteo 24:34 significa “la generazione contemporanea dei giudei increduli”.* Quella spiegazione sembrava ragionevole perché in tutti gli altri brani biblici in cui Gesù usò il termine “generazione” esso ha una connotazione negativa, e perché nella maggior parte dei casi Gesù qualificò la generazione con un aggettivo, come “malvagia”. (Matt.12:39; 17:17; Mar.8:38) Si pensava pertanto che, nell'adempimento moderno, Gesù si riferisse alla malvagia “generazione” di increduli che avrebbe visto sia gli aspetti che dovevano caratterizzare il “termine [syntèleia] del sistema di cose” sua la fine (tèlos) del sistema stesso.
11/ È vero che quando Gesù usò il termine “generazione” in senso negativo si stava rivolgendo alle persone malvage dei suoi giorni o stava parlando di loro. Ma è necessariamente così nel caso di Matteo 24:34? Ricordate che quattro suoi discepoli l'avevano avvicinato “privatamente”. (Matt.24:3) Visto che Gesù non usò aggettivi negativi quando parlò loro di “questa generazione”, gli apostoli avranno senz'altro capito che essi e gli altri discepoli dovevano far parte della “generazione” che non sarebbe passata “finché tutte queste cose non [fossero] avvenute”.
12/ Come giungiamo a questa conclusione? Analizzando con attenzione il contesto. Come si legge in Matteo 24:32, 33, Gesù disse: “Ora imparate dall'illustrazione del fico questo punto: Appena il suo ramoscello si fa tenero e mette le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte”. (Confronta Marco 13:28-30; Luca 21:30-32). Poi, in Matteo 24:34, si legge: “Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”.
13/ Gesù disse che quelli che dovevano essere in grado di trarre certe conclusioni vedendo avvenire “tutte queste cose” erano i suoi discepoli, i quali di lì a poco sarebbero stati unti con lo spirito santo. Perciò Gesù doveva riferirsi ai suoi discepoli quando dichiarò: “Questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”.
14/ A differenza degli increduli, i discepoli di Gesù non solo avrebbero visto il segno ma ne avrebbero anche compreso il significato. Avrebbero “imparato” dagli aspetti di quel segno e avrebbero 'saputo' qual è il loro vero significato. Avrebbero capito benissimo che “egli è vicino, alle porte”. È vero che nel I secolo sia gli ebrei increduli che i fedeli cristiani unti videro adempiersi in maniera limitata le parole di Gesù, ma a quel tempo solo i suoi seguaci unti poterono imparare da tali avvenimenti, comprendendo il vero significato di quello che vedevano.
15/ Oggi le persone prive di intendimento spirituale ritengono che il segno della presenza di Gesù non si sia visto “in maniera appariscente”. Sostengono che tutto continua come in passato. (2 Piet.3:4) Invece i fedeli fratelli unti di Cristo, che costituiscono la moderna classe di Giovanni, hanno riconosciuto questo segno come se avesse il fulgore di un lampo e ne hanno compreso il vero significato. Come classe, questi unti formano la moderna “generazione” di contemporanei che non passerà “finché tutte queste cose non siano avvenute”. ** Ciò fa pensare che alcuni degli unti fratelli di Cristo saranno ancora in vita sulla terra quando avrà inizio la predetta grande tribolazione.
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* Vedi la Torre di Guardia, 1° novembre 1995, pp.11-15, 19, 30, 31.
** Il periodo di tempo in cui “questa generazione” è in vita sembra corrispondere al periodo in cui si adempie la prima visione del libro di Rivelazione. (Riv.1:10-3:22) Questo aspetto del giorno del Signore si estende dal 1914 fino alla morte e risurrezione dell'ultimo unto fedele. - Vedi Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!, p.24, par. 4.
Domande:
8,9/ Chi avrebbe riconosciuto il segno della presenza di Cristo e ne avrebbe compreso il significato?
10,11/ (a) Quale spiegazione è stata data in passato circa la “generazione” menzionata in Matteo 24:34?
(b) Chi doveva far parte di quella “generazione”, secondo quanto avranno senz'altro capito i discepoli di Gesù?
12/ In che modo il contesto ci permette di capire a chi si riferiva Gesù con il termine “generazione”?
13,14/ Perché possiamo dire che la “generazione” a cui si riferiva Gesù dovevano essere i suoi discepoli?
15/ (a) Da chi è formata la moderna “generazione” a cui si riferiva Gesù? (b) Perché non possiamo calcolare la durata esatta di “questa generazione”? (Vedi il riquadro a pagina 25).